Storie di agricoltura familiare… e un gioco!

Storie di agricoltura familiare… e un gioco!

Tre storie di agricoltori in Trentino, in Vietnam e in Mozambico che praticano l’agricoltura familiare: un modello di produzione alimentare sano e sostenibile per l’ambiente, il territorio e le persone che lo vivono.

Tre storie di agricoltori in Trentino, in Vietnam e in Mozambico che praticano l’agricoltura familiare: un modello di produzione alimentare sano e sostenibile per l’ambiente, il territorio e le persone che lo vivono.

Sul sito http://www.agricolturafamiliare.gtvonline.org/ puoi leggere le storie di Lucia, Dieu e Laura, raccolte nei 3 territori del progetto e splendidamente illustrate da Anna Formilan, conoscere che cos’è l’agricoltura familiare e fare un simpatico quiz per verificare se siete sulla buona strada, se siete consumatori eco-consapevoli e se contribuite al raggiungimento dell’obiettivo di sviluppo sostenibile n.2 Sconfiggere la fame.

Cos’è l’Agricoltura Familiare?

L’agricoltura familiare contribuisce allo sviluppo sostenibile ed è la forma di agricoltura dominante nel settore della produzione alimentare in tutto il mondo. Definita dalla FAO come “un sistema gestito e realizzato da una famiglia per organizzare la produzione nei settori dell’agricoltura, della silvicoltura, della pesca, della pastorizia e dell’acquacoltura” racchiude in sé l’80% della produzione di cibo mondiale.

Molte famiglie di agricoltori, nei Paesi in via di sviluppo, sono povere e senza sicurezza alimentare; hanno ristretto accesso a mercato e servizi e le loro scelte e possibilità sono limitate. Nonostante ciò, coltivano e producono cibo per una parte sostanziale dell’intera popolazione mondiale. Per questo l’Agricoltura familiare può essere definita centrale per il raggiungimento dell’obiettivo 2 di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030, Sconfiggere la fame. Il tema dell’agricoltura Familiare è infatti indissolubilmente legato alla Sicurezza Alimentare e alla Sostenibilità delle nostre scelte come consumatori, e noi come consumatori possiamo fare la differenza! Se supportiamo gli agricoltori familiari, facciamo la nostra parte per l’Agenda di Sviluppo Sostenibile.

Oggi è sempre maggiore il bisogno di agricoltura sostenibile, per poter allo stesso tempo produrre più cibo, creare lavoro e preservare le risorse naturali. Ed i piccoli agricoltori familiari, custodi di una conoscenza sapientemente adattata alle ecologie locali e alle capacità produttive della terra, sono il cuore della soluzione di questa sfida.

L’agricoltura familiare preserva infatti i prodotti alimentari tradizionali, contribuisce a un’alimentazione equilibrata e difende, a livello mondiale, l’agrobiodiversità e l’utilizzo sostenibile delle risorse naturali.

Il progetto è promosso da Gruppo Trentino Volontariato (GTV), in collaborazione con il CAM, l’Associazione Culturale “L’Ortazzo” e Slow Food Trentino.

Il Mozambico in visita alla FEM

Il Mozambico in visita alla FEM

Martedì 13 Novembre 2018 il CAM ha preso parte ad una visita speciale. Infatti, insieme a Mlal, abbiamo accompagnato un gruppo di dirigenti mozambicani in una giornata incentrata sull’educazione e sul mondo agrario: il Mozambico ha incontrato la Fondazione Edmund Mach a San Michele!

La delegazione era composta dal Direttore Generale della Direzione Nazionale di Educazione Tecnica, dalla Direttrice Provinciale di Maputo del Ministero di Scienze e Tecnologia, Educazione superiore e Tecnico Professionale e dai Direttori di due Istituti Agrari. Il gruppo si trova in Italia per approfondire il tema dell’istruzione agraria e tecnica, nonchè per visitare personalmente gli esempi virtuosi presenti nel nord del paese. Per questo la visita alla Fondazione è stata una tappa immancabile del viaggio.

Dopo essere stati accolti da Ivano Artuso, responsabile del Dipartimento di Supporo alla Didattica e all’Orientamento (oltre che volontario nell’ultima missione del CAM! leggi di più), la giornata è iniziata. Innanzi tutto abbiamo visitato l’Istituto: l’Aula Magna, la biblioteca, le classi, i laboratori in cui gli studenti mettono in pratica gli insegnamenti e le zone dedicate all’esposizione dei ricordi appartenenti al passato della scuola. In seguito abbiamo incontrato Silvia Silvestri, Responsabile dell’Unità Risorse Ambientali Energetiche e Zootecniche, anche lei membro dell’ultima missione del CAM (leggi di più), che ci ha parlato del suo lavoro all’interno della Fondazione. Infine la delegazione si è spostana nella zona storica, dove ha avuto l’occasione di visitare le cantine dell’Istituto, da sempre specializzato nella viticultura.

Dopo un pranzo tutti insieme, la delegazione è venuta a trovarci alla sede del Consorzio, dove abbiamo presentato il nostro lavoro un Mozambico.

Agricoltura e ambiente: una delegazione di Fondazione Edmund Mach in visita in Mozambico

Agricoltura e ambiente: una delegazione di Fondazione Edmund Mach in visita in Mozambico

Tra settembre e ottobre si è tenuta la visita in Mozambico di tre esperti legati alla Fondazione Edmund Mach (FEM) – Istituto Agrario di San Michele all’Adige. Silvia Silvestri – Responsabile di Unità Risorse ambientali energetiche e zootecniche presso il Centro di Trasferimento Tecnologico della FEM, Ivano Artuso – Responsabile di Dipartimento di Supporto alla Didattica e all’Orientamento presso il Centro Istruzione e Formazione – vice del dirigente scolastico e Angelo Pecile – Ex responsabile dell’Unità Risorse Foraggere e Produzioni Zootecniche – attualmente in pensione, hanno avuto l’occasione di visitare le attività del CAM e del CEFA a Beira e Caia e di conoscere il contesto in cui le due associazioni operano.

Il team in visita ha seguito un programma molto intenso, che li ha portati ad incontrare, vedere, parlare e discutere approfondendo quasi tutti i progetti delle due associazioni in Mozambico, con lo scopo di fare il punto sulla loro attuazione. L’attenzione si è concentrata su tre progetti: il “Rafforzamento del Comune di Beira per la gestione integrata dei Rifiuti Solidi Urbani” cui Silvia Silvestri sta collaborando attivamente, il progetto “Sviluppo del settore lattiero-caseario e miglioramento dell’educazione nutrizionale della popolazione nel distretto di Beira”, che è stato in particolare seguito da Angelo Pecile ed il progetto “Sostegno alle filiere di sesamo, ortaggi e miele nel Distretto di Caia” al quale Ivano Artuso ha dedicato una particolare attenzione.

La collaborazione tra il Consorzio Associazioni con il Mozambico e la Fondazione Edmund Mach è attiva da molti anni, praticamente da quando il CAM ha cominciato a lavorare nel settore agricolo nel distretto di Caia, nei primi anni 2000. L’approccio di “cooperazione di comunità” che caratterizza il lavoro del CAM in Mozambico, ed in particolare ha caratterizzato l’esperienza – unica nel suo genere – del programma multisettoriale “Il Trentino in Mozambico” nel distretto di Caia dal 2002 al 2015, ha fatto sì che per operare in ambito agricolo fosse naturale attivare una partnership con il soggetto fondamentale per le tematiche di agricoltura del Trentino.
La collaborazione si è sviluppata negli anni con la partecipazione di diversi referenti per la FEM nei gruppi di lavoro tematici del CAM, con eventi sviluppati in collaborazione e numerosissime visite da parte di ospiti dal Mozambico o operatori CAM-CEFA in partenza per il Mozambico. Va anche sottolineato che oltre al contributo di persone che lavorano alla FEM, numerosi sono stati sia gli ex allievi, sia gli ex collaboratori FEM che hanno lavorato/stanno collaborando, professionalmente o a titolo volontario, con il CAM e il CEFA in Trentino e in Mozambico. Ciò che in tutti questi anni, per diversi motivi, non ha mai avuto occasione di concretizzarsi, è un momento di incontro e visita in Mozambico, durante il quale operatori della FEM avessero occasione di conoscere “sul campo” le diverse problematiche affrontate.

Sicuramente il viaggio ha raggiunto pienamente l’obiettivo di acquisire importanti elementi di carattere tecnico-organizzativo relativamente alla attuazione dei diversi progetti, ma anche quello di motivare i tre volontari partecipanti ad un ulteriore affiancamento ad CAM nelle sue diverse attività.

“E’ stata un’esperienza incredibile, sia sotto l’aspetto personale che professionale, che mi ha fatto cambiare. Confesso che non immaginavo davvero il contesto nella sua realtà, un contesto nel quale mi sono reso conto di quanto significativa sia la presenza delle ONG che stanno svolgendo un lavoro molto importante e di dimensioni così vaste. Sono rimasto colpito anche dal coinvolgimento della popolazione in alcuni programmi: le persone ci credono, hanno un reale impegno nei progetti e ne chiedono la continuità.“

Ivano Artuso

“Non sono più lo stesso di prima per aver sentito e assorbito, come non mai a questo livello nella mia vita personale, pubblica e lavorativa, la grande forza dell’agire insieme ad altri, del faticare per lo stesso obbiettivo.
Mi ha fatto anche capire che anche quando tutto appare maledettamente complicato e apparentemente irrisolvibile, il “crederci” ed il conseguente operare con la necessaria competenza, può realmente fare la differenza per decine, centinaia, migliaia di persone, partendo magari da piccole cose concrete, per noi scontate, ed invece per miliardi di persone, purtroppo, ancora da scoprire.
Mi ha fatto purtroppo confermare che in questa nostra piccola terra, le differenze non stanno fra i confini degli stati, fra i colori della pelle, fra la temperatura o la piovosità, stanno soprattutto fra chi comanda, chi sfrutta, chi deruba, chi corrompe, e tutti gli altri, la grande maggioranza ovunque, che in misura diversa subisce, sopporta, si rassegna, alle volte si ribella, alle volte cerca la sua strada di pace facendo finta che il banale male non esista. ”

Angelo Pecile

“Questo viaggio ha significato innanzitutto avvicinarmi ad un mondo, quello africano, per me completamente sconosciuto fino ad ora. Ha significato conoscere da vicino il lavoro che il CAM svolge sia grazie ai cooperanti italiani che operano in Mozambico, sia attraverso i collaboratori mozambicani, che oggi sono 82 distribuiti tra Beira e Caia. Lo sforzo infatti è quello di cercare di far crescere una generazione di tecnici e operatori giovani e preparati, motivati, competenti nei molteplici ambiti di attività sviluppati dal CAM in questi anni con tanta fatica, impegno e con una volontà ferrea. Ho potuto vivere seppur brevemente le problematiche di una città come Beira, in particolare quelle inerenti la gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti sanitari, che incidono fortemente sulla qualità e salubrità della popolazione. Ho percepito le difficoltà economiche di una amministrazione comunale senza risorse economiche adeguate per fronteggiare tali problematiche ma che, grazie a funzionari capaci, collabora con i mezzi a sua disposizione per realizzare i progetti proposti.
La ricchezza di questa esperienza risiede anche nell’aver potuto vivere qualche giorno a Caia, città rurale lontana dai principali centri urbani, con le difficoltà enormi che gli agricoltori impegnati nei progetti di sviluppo affrontano per vendere i prodotti in tempo utile, non avendo la possibilità di conservarli nè tantomeno di trasformarli. A Caia chiunque sa che cos’è il “consorzio”; tutti sorridono e ti danno indicazioni utili per raggiungere la sede. Il lavoro di decenni con le escolinhas, con il comune, con gli agricoltori trasformati in piccoli imprenditori grazie all’introduzione del microcredito e le altre numerose alte iniziative che incidono sulla vita famigliare e sociale degli abitanti, viene apprezzato ed è ritenuto fondamentale per questo popolo dimenticato o quasi.”

Silvia Silvestri

Al via la missione in Mozambico della Fondazione Edmund Mach

Al via la missione in Mozambico della Fondazione Edmund Mach

Comincia oggi da Beira il programma di visita in Mozambico di tre volontari CAM legati alla Fondazione Edmund Mach – Istituto Agrario di San Michele all’Adige. Il gruppo è composto da Ivano Artuso, Responsabile di Dipartimento di Supporto alla Didattica e all’Orientamento presso il Centro Istruzione e Formazione – vice del dirigente scolastico, Silvia Silvestri, Responsabile di Unità Risorse ambientali energetiche e zootecniche presso il Centro di Trasferimento Tecnologico della FEM e Angelo Pecile – Ex responsabile dell’Unità Risorse Foraggere e Produzioni Zootecniche – attualmente in pensione. Il gruppo visiterà tutte le attività promosse a Beira e a Caia da CAM e CEFA concentrandosi in particolare sui progetti in ambito agro-zootecnico coordinati da CEFA (vedi schede progetto sulla filiera del sesamo, ortaggi e miele a Caia e progetto sulla filiera del latte a Beira) e su quello di rafforzamento del Comune di Beira per la gestione integrata dei Rifiuti Solidi Urbani. Il programma prevede alcune giornate a Beira e Caia e un rapido passaggio a Quelimane e Maputo per motivi logistici, e si concluderà sabato 6 ottobre.

La collaborazione tra il Consorzio Associazioni con il Mozambico e la Fondazione Edmund Mach è attiva da molti anni, praticamente da quando il CAM ha cominciato a lavorare nel settore agricolo nel distretto di Caia, nei primi anni 2000. L’approccio di “cooperazione di comunità” che caratterizza il lavoro del CAM in Mozambico, ed in particolare ha caratterizzato l’esperienza – unica nel suo genere – del programma multisettoriale “Il Trentino in Mozambico” nel distretto di Caia dal 2002 al 2015, ha fatto sì che per operare in ambito agricolo fosse naturale attivare una partnership con il soggetto fondamentale per le tematiche di agricoltura del Trentino.

La storia di questa collaborazione comprende la partecipazione di diversi referenti per la FEM nei gruppi di lavoro tematici del CAM, eventi sviluppati in collaborazione, e numerosissime visite da parte di ospiti dal Mozambico o operatori CAM-CEFA in partenza per il Mozambico. Va anche sottolineato che oltre al contributo di persone che lavorano alla FEM, numerosi sono stati sia gli ex allievi, sia gli ex collaboratori FEM che hanno lavorato/stanno collaborando, professionalmente o a titolo volontario, con il CAM e il CEFA in Trentino e in Mozambico.

A partire dal 2016 il lavoro del CAM nel settore agricolo viene sviluppato con la partnership strategica dell’ONG CEFA onlus di Bologna, organizzazione che vanta un’esperienza decennale nella cooperazione allo sviluppo con particolare focus sulle tematiche dello sviluppo agricolo e del cooperativismo. Questa partnership ha inserito nel programma una esperienza certamente preziosa, dato che – pur non avendo mai operato prima in Mozambico – l’organizzazione conosce molto bene il mondo della cooperazione, l’Africa e l’agricoltura subtropicale, ma che può continuare ad essere ben integrata dal supporto di un ente quale la FEM, che lavora da più di un secolo allo sviluppo rurale di un territorio piccolo e decentrato come la Provincia Autonoma di Trento.

Ciò che in tutti questi anni, per diversi motivi, non ha mai avuto occasione di concretizzarsi, è un momento di incontro e visita in Mozambico, durante il quale operatori della FEM avessero occasione per conoscere direttamente i progetti ed il contesto, oltre che per offrire il proprio contributo tecnico.

In attesa di raccontarvi di più su quello che visiteranno e vivranno durante la missione auguriamo buona esperienza ai nostri viaggiatori!

Vacancy a Caia – Animatore Comunitario e Responsabile Attività Sociali

Vacancy a Caia – Animatore Comunitario e Responsabile Attività Sociali

La ONG CEFA sta selezionando un/a  Animatore/rice Comunitario/a e Responsabile Attività Sociali per il progetto Somica, attivo nel distretto di Caia in partnership con il CAM (per ulteriori informazioni, vedi la scheda progetto).

La durata prevista è di 11 mesi, con possibilità di rinnovo. La scadenza per l’invio delle candidature è fissata a giovedì 20 settembre 2018. In seguito le caratteristiche del profilo richiesto.

 

Sede di lavoro: Caia, Mozambico

Zona intervento: Distretto di Caia (Caia, Murraça, Sena e aree rurali)

Termine invio domande: 20 settembre 2018

Partenza:  20 Ottobre  2018

Durata contratto: 11 mesi (rinnovabile)

Tipologia contratto:  Privato

 

Responsabilità e mansioni

  • Organizzare e supervisionare le attività sociali legate all’associazionismo e al cooperativismo;
  • Organizzare e supervisionare le attività di capacity building (con particolare riferimento alle tematiche di nutrizione e salute);
  • Partecipare alla organizzazione e supervisione delle attività di sviluppo del microcredito;
  • Gestire il budget per le attività di propria competenza ed effettuare le operazioni necessarie alla corretta gestione amministrativa delle risorse economiche;
  • Partecipare alla formazione del personale locale di progetto;
  • Partecipare alla ideazione e redazione di nuove proposte progettuali nei settori della sicurezza alimentare, ambiente e nutrizione.

 

Requisiti minimi richiesti

  • Istruzione: Laurea in Scienze Sociali o Scienze dell’Educazione
  • Esperienza professionale: Precedente significativa esperienza in posizioni analoghe, con particolare riferimento all’empowerment femminile e orientati alla questione di genere, preferibilmente in Mozambico;
  • Lingue straniere: Portoghese (ottimo scritto e parlato);
  • Conoscenza informatica: Ottima conoscenza Pacchetto Office

 

Altre capacità richieste

  • Dimostrate capacità di scrittura progetti
  • Buone capacità di relazione con colleghi, controparti, donatori ed autorità locali
  • Attitudine al lavoro di gruppo e orientamento al risultato
  • Dimostrate capacità di coordinamento e gestione del team di lavoro
  • Capacità di lavorare in ambiente multiculturale

 

Contatti

Inviare la propria candidatura entro il 20 Settembre 2018 all’indirizzo risorseumane@cefaonlus.it citando nell’oggetto il ruolo e allegando:

CV aggiornato in formato europeo con l’autorizzazione firmata al trattamento dei dati personali;

Lettera di presentazione e motivazione;

 

Ci scusiamo anticipatamente, ma solo i candidati ritenuti idonei verranno ricontattati per un colloquio. La selezione rispetta il principio delle pari opportunità (L. 903/77).