Labirinto Macuti: fotografie e paesaggi sonori

Labirinto Macuti: fotografie e paesaggi sonori

Dal 2 al 13 aprile 2025 si terrà a Trento, presso Sala Thun di Torre Mirana, in Via Belenzani 3, la mostra Labirinto Macuti: fotografie e paesaggi sonori da Beira.

Fotografie di Paolo Ghisu. Paesaggi sonori di Emanuele Lapiana. Accompagnamento per persone non vedenti e ipovedenti con Fiorenzo Pojer.

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L’Africa è spesso raccontata attraverso narrazioni che fanno rumore, che catturano l’attenzione amplificando drammi, contraddizioni, stereotipi e folclore. Ma in questo fragore si perdono le storie autentiche, i vissuti reali di chi abita il continente e le tracce che compongono la sua memoria storica e sociale.

Questo lavoro, realizzato tra il 2022 e il 2025, ci conduce nel cuore di Macuti, un quartiere costiero di Beira, una delle principali città del Mozambico, affacciata sull’Oceano Indiano. Qui la popolazione cresce a un ritmo vertiginoso, in uno dei paesi a più rapida espansione demografica. In pochi anni è quasi raddoppiata e oggi Macuti conta circa 30.000 abitanti. L’urbanizzazione avanza rapidamente, ma in modo disordinato, senza una pianificazione adeguata.

Attraverso le immagini e i suoni di Labirinto Macuti ci immergiamo in un dedalo di strade, vicoli, canali e case addossate le une alle altre. Il percorso visivo ci guida dalla visione d’insieme del quartiere fino ai dettagli più intimi della quotidianità: momenti di aggregazione, frammenti di vita domestica, scene di lavoro, relazioni umane. Un racconto che restituisce l’anima pulsante di Macuti, lontano dagli stereotipi che spesso deformano la percezione di questi luoghi.

Questi scatti non vogliono stupire né spettacolarizzare, ma raccontare con sincerità la bellezza e la fragilità della vita quotidiana, colta nei suoi gesti impercettibili e nella sua straordinaria cura. Al tempo stesso, mettono in luce sfide sociali e ambientali che non riguardano solo Beira, ma molte città nel mondo: la precarietà delle case, le infrastrutture degradate, la cementificazione e il consumo di suolo incontrollati, la carenza di servizi essenziali quali l’accesso all’acqua potabile, la rete fognaria, e la gestione dei rifiuti.

A questi problemi si aggiunge una minaccia sempre più pressante: gli allagamenti ricorrenti durante la stagione delle piogge, che negli ultimi anni hanno colpito il quartiere con crescente violenza, esacerbati dagli effetti tangibili del cambiamento climatico.

Alcune immagini recano i segni indelebili dei cicloni degli ultimi anni, come Idai nel 2019, tra i più violenti mai registrati in Africa e nell’emisfero sud. Sono ferite visibili nelle case, nelle strade, nelle vite delle persone. Cicatrici che parlano di Beira, del Mozambico, ma anche di noi e delle sfide globali che il nostro tempo ci impone di affrontare.

Con Labirinto Macuti, l’invito non è solo a osservare e ascoltare, ma a perdersi in questa realtà, attraversarne le contraddizioni, ritrovarsi nelle sue sfide, lasciarsi avvolgere dalla sua energia vitale.

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La mostra è un’iniziativa promossa all’interno del progetto Mudarbeira. Un progetto di cooperazione decentrata tra la Provincia autonoma di Trento (PAT) e il Conselho Municipal da Beira (CMB), in Mozambico, cofinanziato dall’Unione Europea, implementato dal CAM in collaborazione con CCI, con le partnership di Università di Trento, Università Zambese, Istituto di Formazione per l’Amministrazione Pubblica e Municipale di Beira.

Evento di inaugurazione martedì 1 aprile ore 17.

Visita guidata per persone non vedenti o ipovedenti con Fiorenzo Pojer e Unione Italiana Ciechi martedì 8 aprile ore 15.

Martedì 8 aprile alle ore 19 si terrà un incontro speciale sulla fotografia documentaria, insieme ad alcuni membri di WJ Trento. Si andrà ad esplorare il processo di creazione di un documentario fotografico attraverso il lavoro di diversi autori e le immagini di Labirinto Macuti.

I posti sono limitati, info e iscrizioninfo@mudarbeira.org.

MUDAR: il terzo anno di progetto inizia nel pieno delle attività

MUDAR: il terzo anno di progetto inizia nel pieno delle attività

Anche il secondo anno del progetto Mudar, programma di azione tra Trento e Beira per promuovere lo sviluppo urbano integrato e rafforzare il governo locale, è giunto al termine ed è tempo di bilanci.

Una delle cose che più ha caratterizzato questi ultimi mesi di lavoro è stato il completamento del Descriptive Report relativo all’intervento di riqualificazione del quartiere di Macuti Miquejo: si tratta di uno dei documenti più importanti del progetto MUDAR, poiché racchiude il processo che ha portato l’Università di Trento, responsabile dell’azione, a disegnare un progetto preliminare che rispondesse alle esigenze e ai vincoli della popolazione, attraverso un processo partecipativo multi-stakeholder. Il Comune di Beira, che ha orientato la stesura del progetto, è responsabile della sua esecutività.

È il culmine di un processo lungo e importante iniziato con un’ampia raccolta dati sull’area di Macuti e sul suo funzionamento amministrativo che ha permesso di delineare un ordine di priorità e di portare alla definizione di un progetto a scala di quartiere. Sono state così affrontate questioni cruciali per il miglioramento dell’insediamento spontaneo, come la limitata mobilità al suo interno, gli allagamenti a cui è soggetto, la mancanza di spazi verdi e pubblici e l’assenza di raccolta dei rifiuti.

Gli interventi proposti nel Progetto Pilota occupano una posizione strategica a Macuti e si ritiene che possano affrontare più criticità contemporaneamente. Sono inoltre destinati a costituire un modello replicabile all’interno del quartiere stesso, secondo le priorità indicate nel progetto preliminare, o forse nell’intera Beira. Ciò è possibile grazie alle loro caratteristiche di riproducibilità facile ed economica. Inoltre, costituiscono un terreno di formazione per l’amministrazione locale, non solo nella fase di progettazione degli interventi, ma anche nella loro attuazione e manutenzione.

Il Descriptive Report è stato presentato e formalmente consegnato al Municipio di Beira dal professor Zolezzi, focal point di MUDAR per l’UNITN, l’11 aprile scorso presso il Comune di Beira alla presenza del Sindaco Albano Antonio Carige, delle principali autorità municipali, tra cui gli assessori alla Gestione Urbana, all’Edilizia e Costruzioni, all’Agricoltura e Ambiente, il direttore del Servizio Autonomo di sanificazione (SASB) e dei partner di progetto. L’esperienza di Macuti e il Descriptive report sono stati presentati anche alle conferenze internazionali di Genova “Resilient Territories and New Challenges Conference” (18-20 aprile 2024) e di Lisbona “International Association for Hydro-Environment Engineering and Research” (4-7 giugno 2024).

Un altro importante avvenimento nel mese di aprile è stata la Summer School, svoltasi in Trentino, alla quale hanno partecipato il Sindaco di Beira insieme a 7 rappresentanti comunali e due responsabili della formazione di IFAPA. Tra incontri, scambi e confronti, è stata un’occasione molto importante per far conoscere ai partner mozambicani le realtà trentine, in una dinamica di dialogo orizzontale che ha rafforzato i rapporti e l’amicizia tra le città di Trento e Beira. La summer school ha fatto parte del processo di formazione che MUDAR prevede per rafforzare le capacità gestionali, tecniche e amministrative del comune di Beira. Questo secondo anno di progetto non poteva concludersi meglio.

Se molto è stato fatto, molto deve ancora avvenire, e lo staff di MUDAR guarda al terzo anno con impegno e determinazione: dopo due anni di lavoro con la comunità, le associazioni di quartiere e i tecnici di progetto, inizieranno infatti i tanto attesi lavori di riqualificazione del quartiere di Macuti. Ma non solo: si proseguirà con i cicli di formazione somministrati dal CCI a IFAPA e da IFAPA al Municipio. Inoltre, verrà organizzata una seconda study visit tra autorità locali mozambicane e una delegazione della PAT si recherà in visita a Beira. Grazie alla collaborazione con Informatici Senza Frontiere, si darà avvio alla progettazione di una soluzione digitale che permetterà di migliorare i servizi del Comune rivolti alla popolazione in materia di gestione dei rifiuti.

Insomma, non ci sarà il tempo per rilassarsi! La consapevolezza è che, grazie a questo grande team di progetto, nonostante le difficoltà e gli imprevisti, si raggiungeranno risultati di alto livello.

 

Questo articolo è tratto dalla newsletter semestrale del progetto Mudar, pubblicata in italiano, inglese e portoghese.
Clicca qui per iscriverti.

Video Intervista al Sindaco di Beira, Albano Carige António
Il sindaco di Beira Albano Carige António parla del progetto MUDAR e delle dinamiche di sviluppo urbano della città. 

Azioni e formazioni per uno sviluppo urbano partecipato e sostenibile. Un incontro con la delegazione di Beira a Trento

Azioni e formazioni per uno sviluppo urbano partecipato e sostenibile. Un incontro con la delegazione di Beira a Trento

Giovedì 18 aprile alle 18.30 presso Bookique, in via Torre D’Augusto 29 Trento,  si terrà un “aperitivo di incontro”, occasione per conoscere i membri della delegazione del Comune di Beira ospiti a Trento attraverso il progetto Mudar.

 

Mudar è un progetto cofinanziato dall’Unione Europea tra Trentino e Beira per promuovere lo sviluppo urbano integrato e rafforzare il governo locale. Dal 14 al 20 aprile si terrà a Trento e in altre località della provincia una Summer School organizzata dal Centro per la Cooperazione Internazionale, che sarà occasione di scambio tra territori e formazione per parlare di sviluppo locale.
L’aperitivo di giovedì 18 aprile è rivolto a tutti coloro che sono interessati a conoscere il progetto e ad incontrare i rappresentanti del municipio di Beira e i tecnici specializzati in pianificazione urbana ospiti a Trento durante la settimana.

Ingresso libero, per maggiori dettagli contattare info@trentinomozambico.org

Insieme per innovare nell’economia circolare

Insieme per innovare nell’economia circolare

Il progetto Inovação Circular cresce con nuove iniziative e tanti giovani coinvolti
 
Il progetto Inovaçao Circular è giunto ormai a metà del suo percorso e si vedono già i frutti tra la vivace comunità di giovani coinvolti nelle sue numerose iniziative.
 
I due incubatori di impresa Hublink e Palincune sono attivi e dinamici e tante sono le medie e piccole realtà del territorio di Beira che operano nell’economia circolare sostenute dai percorsi di accelerazione. 
 
Basta seguire la pagina Facebook del progetto, per avere prova, con foto e testi, dell’impegno e dell’energia che riesce a mettere in campo.
 
Nella gallery che segue alcune immagini riferite a:
  • Visita del nuovo rappresentante paese CAM in Mozambico, Marco Andreoni all’Incubadora de Negócios. PALINCUNE dell’Università Zambeze e inaugurazione di una mini-biblioteca tematica in ambito impresa sostenibile (12 marzo).
  • Visite ad alcune delle imprese/startup sostenute dal programma nell’ambito della collaborazione con UniNova e Hub Link e all’impresa N.Escolhas accelerata nell’ambito del progetto IAC (7 marzo).
  • Formazione sulla Scrittura e Gestione di Progetti e Strategie di Raccolta Fondi per i membri dei due incubatori e i direttori e collaboratori dell’Università Zambeze (21-22 febbraio). 
  • Lancio del primo programma di incubazione 2024 di Hublink e firma degli accordi di impegno con i giovani imprenditori (16 febbraio).
  • Incontro di presentazione dei workshop di formazione professionali per i giovani del quartiere di Macuti Miqueijo in collaborazione con il progetto Mudar (9 febbraio).
  • Visita dell’Ambasciatore dell’UE in Mozambico Antonino Maggiore con l’obiettivo di conoscere il mondo impresariale beirense e conoscere il progetto  Inovaçao Circular (30 gennaio).
Inovaçao circular è un progetto di 4 anni (2022-2025) a cofinanziato dall’Unione Europea, da Fondazione San Zeno e dall’Otto per Mille Valdese. Viene portato avanti dal CAM insieme a Fondazione Aurora, Università Zambeze e Università Coimbra.
Nuovi aggiornamenti dal progetto MUDAR

Nuovi aggiornamenti dal progetto MUDAR

Il progetto MUDAR ha compiuto il suo primo anno di attività!

La seconda newsletter curata dal progetto aggiorna su tutte le ultime attività, specialmente quelle all’interno del quartiere di Macuti, a Beira, scelto per ospitare il progetto pilota di pianificazione urbana sostenibile e partecipata. Negli articoli si racconta quanto è stato svolto nel quartiere in questo anno, l’importanza della città di Beira a livello urbanistico, il ruolo dei vari comitati che collaborano con il progetto, il processo di empowerment innescato dal processo di gestione partecipativo e il lavoro di raccolta di foto e video sul campo per la realizzazione di un podcast per raccontare storie e persone dal Mozambico.

Leggi le news sul sito www.mudarbeira.org

Se desideri rimanere aggiornat* sulle attività e sugli approfondimenti del progetto MUDAR, puoi iscriverti alla newsletter gratuita semestrale curata in tre lingue (IT, EN, PT), dove potrai trovare anche tantissime foto del quartiere e di tutte le persone coinvolte nella realizzazione di questo ambizioso progetto.