da Consorzio Associazioni con il Mozambico - CAM | 3 Nov 2021 | Progetti in Mozambico
È passato più di un anno da quando, in seguito allo scoppio della pandemia di Covid-19, le quattro Escolinhas che il CAM gestisce a Caia hanno sospeso le loro attività come misura per rallentare la diffusione del virus. Durante questo periodo, sì è cercato comunque di garantire supporto ai bambini e alle loro famiglie, attraverso attività di screening nutrizionale, sostegno alimentare, attività didattiche porta-a-porta e incontri di educazione parentale.
Qualcosa però è cambiato a partire dal mese di ottobre. Le Escolinhas hanno finalmente riaperto! Il Presidente della Repubblica ha autorizzato la ripresa delle attività e, in seguito a una verifica del protocollo sanitario da parte del Ministero Genere, Infanzia e Azione Sociale, gli educatori hanno potuto nuovamente accogliere i bambini, anche se in numero ridotto.
Vi lasciamo un breve video con le immagini del primo giorno di riapertura e le parole di Martinho, il nostro responsabile del Settore Socio-Educativo, che ci spiega qual è la situazione attuale in particolare nell’Escolinha DAF.
Nella speranza che presto le strutture possano tornare ad ospitare i bambini al massimo della loro capienza, rivederli ballare e giocare insieme è per noi motivo di immensa gioia!
da Consorzio Associazioni con il Mozambico - CAM | 29 Lug 2021 | Progetti in Mozambico
Il progetto Educamoz è giunto alla fine del suo percorso triennale. L’ultimo anno è stato sfidante: In seguito alla chiusura delle scuole nel marzo 2020, il CAM e Terres des Hommes Italia si sono attivati per riadattare alcune delle attività, in particolare:
- la formazione degli educatori
- le visite a domicilio
- le attività di educazione rivolte ai genitori
- l’utilizzo della piattaforma KoBo Toolbox
La formazione degli educatori
Terres des Hommes Italia, in partenariato con il CAM, ha organizzato la formazione degli educatori per riadattare le attività prescolastiche alla attuale situazione. Lo scopo è quello di evitare comportamenti distruttivi dovuti a stress e depressione nei bambini costretti a rimanere a casa a causa del Covid-19. È anche un modo per garantire una stretta relazione tra il bambino e la sua famiglia rafforzando i legami affettivi.
La formazione si è svolta attraverso una metodologia di partecipazione attiva con brainstorming e simulazioni. Si è concentrata in particolare su:
- Condivisione di esperienze sulla nuova metodologia di lavoro a domicilio
- Sensibilizzazione dei genitori
- Fornitura di tecniche e strumenti per la pianificazione e la realizzazione di attività di empowerment per genitori e/o tutori.
Erano 28 i partecipanti ai due giorni di formazione tra educatori, responsabili e autorità pubbliche, e il riscontro, nonostante le sfide che la pandemia inevitabilmente impone, è stato molto positivo.
Attività a domicilio
Le visite a domicilio hanno lo scopo di responsabilizzare i genitori e/o tutori nella messa in pratica delle attività programmate ogni mese dagli educatori. Servono inoltre alla preparazione dell’ambiente per le attività con i bambini (giochi, storie, danze, indovinelli) tenendo conto delle diverse aree di apprendimento che sono matematica, lingua, conoscenza del mondo, arte, musica ed educazione motoria.
Le attività a casa sono state un successo per bambini, genitori/tutori ed educatori. Da un lato, i bambini non avevano nulla da fare a casa; dall’altro, le attività hanno minimizzato il rischio di licenziamento per gli insegnanti ai quali è stato garantito un lavoro.
I bambini coinvolti nel quadrimestre settembre-dicembre 2020 sono stati 520 e 400 nel periodo febbraio-maggio 2021.
Attività di educazione rivolte ai genitori
Nello stesso periodo sono state realizzate 32 sessioni di educazione rivolte a 815 genitori e/o tutori dei bambini. Queste attività hanno un grande impatto sulle comunità, in quanto affrontano temi rilevanti che incontrano le realtà locali.
Gli argomenti affrontati nelle varie sessioni vertevano su:
- Covid-19
- Malaria
- Nutrizione
- Rapporto tra genitori a casa durante la pandemia
- Igiene individuale e collettiva
- Violenza domestica sui minori
- Colera
Utilizzo della piattaforma KoBo Toolbox
Durante il periodo della pandemia, gli educatori sono stati formati sull’utilizzo della piattaforma Kobo Toolbox, pensata per facilitare la raccolta dei dati riguardanti le visite a domicilio. Un’iniziativa questa in collaborazione con Terres des Hommes che mira a sviluppare le capacità degli educatori di affrontare al meglio delle loro capacità il mondo della tecnologia.
da Consorzio Associazioni con il Mozambico - CAM | 8 Lug 2021 | Notizie dall'Associazione
La gestione dei rifiuti
A Beira sono stati molti gli incontri nell’ambito della gestione dei rifiuti, riguardanti in particolare rifiuti organici, solidi urbani e sanitari.
Rifiuti organici
Nell’ambito del progetto LimpaMoz, nei pressi di Maquinino è stato istituito uno spazio con dei container per la frazione organica proveniente dal mercato. Invece che essere gettato indiscriminatamente, viene smistato dai venditori in appositi contenitori e poi radunato nei container da personale adeguatamente formato.
Ora l’area è più pulita e salubre e i rifiuti vengono gestiti in modo più corretto. Il prossimo passo previsto dal progetto è la realizzazione di un impianto di compostaggio in grado di smaltire parte di questi rifiuti: un esempio virtuoso di economia circolare pilota che potrà fungere da modello per progetti futuri.
Rifiuti solidi urbani
Attualmente la discarica di Beira è ancora in pessime condizioni, da anni è in corso un dibattito tra Governo e Consiglio Municipale per decidere dove allestirne una nuova.
Nel febbraio del 2020 sono iniziati i lavori di costruzione degli uffici del servizio di pianificazione e gestione dei rifiuti solidi urbani, riabilitati da un vecchio deposito del comune. Ora i lavori sono ultimati e l’edificio è pronto per l’inizio delle attività.
Rifiuti sanitari
Un altro dei problemi sulla gestione dei rifiuti riguarda quelli di tipo sanitario. É stata ultimata la costruzione del centro di raccolta e stoccaggio in uno dei grossi centri di salute della città, quello di Ponta Gea.
A breve arriverà una moderna macchina sterilizzatrice che sarà in grado di smaltire questa tipologia di rifiuti in modo più facile, sicuro ed efficiente e che andrà a sostituire l’attuale inceneritore.
Dopo le visite istituzionali di Beira, la programmazione è proseguita nel distretto di Caia, dove il CAM è storicamente presente e attivo.
Il primo incontro è stato con il nuovo Amministratore del Distretto di Caia, entrato in carica da qualche settimana, al quale è stato spiegato cosa è stato fatto dal CAM in questi vent’anni e che si è dimostrato riconoscente e collaborativo.
L’evento più coinvolgente è stato sicuramente l’inaugurazione della Matchessa Mãe Lamukane, un edificio in cui vengono effettuati i test per l’HIV e servizi di consulenza in ambito sanitario. Nello stesso complesso è presente anche una cucina che offre un servizio di ristorazione per i numerosi passanti, attività che ha lo scopo di autofinanziare il progetto stesso che è stato seguito e gestito dall’Associazione Mbaticoyane. La soddisfazione di vedere un progetto così ben gestito è stata molta, considerando che la matchessa era da anni costituita da una semplice costruzione con tetto di paglia e ora è un vero e proprio centro pienamente funzionante. Questo recente intervento migliorativo è stato possibile grazie all’importante contributo della Regione Trentino-Alto Adige.
L’ultimo degli impegni a Caia è stata l’intitolazione dell’Escolinha Lar dos Sonhos a Francesca Lunelli che, insieme al marito, sostiene da anni questo progetto. Fino ad oggi le Escolinhas sono rimaste chiuse a causa del Covid-19 ma recentemente la direzione distrettuale ha effettuato un sopralluogo per valutare se esistono le condizioni di legge per poter riaprire. L’esito è stato positivo e a breve, anche se con numeri ridotti di bambini, le strutture potranno riprendere la loro attività.
da Consorzio Associazioni con il Mozambico - CAM | 22 Giu 2021 | Progetti in Mozambico
Con il Progetto “Educamoz: per un’educazione inclusiva e di qualità” il Modello delle “Mães Cuidadoras” o ” Tagesmutter” ha acquisito una componente pedagogica importante e ha iniziato un processo di formalizzazione del ruolo delle Mães in Mozambico. Vi raccontiamo i risultati!
Il processo di riconoscimento delle mães non è ancora concluso ma il CAM continua a sostenere Terre des Hommes nel portarlo avanti, perché crediamo fortemente che questo progetto possa contribuire a due obiettivi che ci stanno a cuore:
- garantire un potere sociale ed economico alle donne;
- consolidare l’idea che non solo la famiglia e gli asili sono responsabili dello sviluppo dell’infante, ma l’intera comunità.
da Consorzio Associazioni con il Mozambico - CAM | 22 Mag 2021 | Attività in Trentino, Progetti in Mozambico
Mercoledì 26 maggio, dalle 17:30 alle 18:30, si svolgerà online l’evento finale del progetto “EducaMoz: Educazione prescolare inclusiva di qualità in Mozambico”. L’incontro si focalizzerà sul “Modello Tagesmutter” che nell’ambito progetto sopra menzionato è stato oggetto di confronto e di scambio di buone pratiche tra il Mozambico e il Trentino.
In Mozambico, le “Mães Cuidadora” o “Tagesmutter”, sono sorte in modo spontaneo e lavorano informalmente, supplendo agli scarsi servizi per la prima infanzia. Formalizzare il loro ruolo è tra gli obiettivi del progetto Progetto “EducaMoz – educazione prescolare inclusiva di qualità in Mozambico” co-finanziato dall‘Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e promosso da Terre des Hommes Italia, in partnership con il Consorzio Associazioni per il Mozambico (CAM) e con il Ministero degli Affari Sociali in Mozambico (MGCAS).
Il modello verrà presentato attraverso il confronto dell’esperienza trentina e quella maturata in Mozambico, con gli interventi di:
Sofia Palandri, Delegata Terre des Hommes Italia in Mozambico
Maddalena Parolin, Responsabile Comunicazione CAM
Franca Desilvestro, Coordinatrice pedagogica Cooperativa Tagesmutter del Trentino Il Sorriso
Conclusioni di Mariangela Pantaleo, referente del progetto presso AICS (esperto esterno SOGESID)
Modera: Michela Grazzi, giornalista radiofonica
La diretta sulle pagine YouTube e Facebook di Terre des Hommes Italia e sulla pagina Facebook del CAM.