Juntos por um planeta limpo

Juntos por um planeta limpo

Lo scorso 18 settembre si è svolto il World Cleanup Day, uno dei più grandi movimenti civici positivi dei nostri tempi che quest’anno ha visto la partecipazione di 180 Paesi di tutto il mondo. Lo scopo? Ripulire strade, città, spiagge, fiumi e foreste dai rifiuti. La forza e la bellezza di questa giornata risiede nella cooperazione e nella collaborazione: costruire ponti tra comunità e includere tutti i livelli della società, dai cittadini alle imprese e ai governi. L’origine dell’idea risale al 2008, in Estonia, quando 50.000 persone si sono riunite per ripulire l’intero Paese in cinque ore. Tredici anni dopo, quella semplice idea è ormai diventata un movimento globale che riunisce milioni di volontari uniti dallo stesso obiettivo: rendere la propria casa, e di conseguenza il pianeta, un posto migliore. 

Beira – Mozambico

Juntos por um planeta limpo. Non solo lo slogan della giornata ma un vero e proprio grido di speranza

Il motto Eu limpo o meu espaço (io pulisco il mio spazio) ha caratterizzato il World Cleanup Day svoltosi in Mozambico, più che mai coerente con la filosofia del movimento. Nella città di Beira, l’iniziativa è stata realizzata da Let’s Do It! Sofala e ha visto la partecipazione di 127 persone di varie organizzazioni tra cui il CAM, Progettomondo, AMOR- Associação Moçambicana de Reciclagem, il Consiglio Municipale di Beira e un buon numero di cittadini. I partecipanti sono stati divisi in due gruppi che hanno ripulito due zone della città, la spiaggia di Estoril e la spiaggia di Desaguadouro-Marista. 

Il CAM, nell’ambito del progetto LimpaMoz finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, ha donato alcuni materiali per la realizzazione dell’evento. Insieme alle altre organizzazioni sono stati raccolti 500 kg di rifiuti che sono poi stati smistati in 150 sacchi di vetro, 120 sacchi di cocci, 87 sacchi di bottiglie di plastica e 8 sacchi di rifiuti non riciclabili.

Rovereto – Italia

Contemporaneamente a Rovereto, nell’ambito del Festival Moltiplicazioni dedicato all’Agenda 2030, era in corso il Plogging, una pratica molto diffusa nel Nord Europa che consiste nell’unione tra la corsa leggera (jogging) e la raccolta dei rifiuti (plocka upp, in svedese “ripulire”). Il CAM era presente insieme a MLAL Trentino Onlus e durante la mattinata è stato trovato di tutto: discariche abusive, rifiuti tra i più svariati, mozziconi di sigaretta, lattine, padelle, fili di plastica. I rifiuti raccolti sono stati poi portati in discarica 

Dalla pagina Facebook di @Moltiplicazioni

Domenica 3 ottobre, sempre nell’ambito del Festival, il CAM e MLAL Trentino parteciperanno alla giornata di chiusura con un laboratorio realizzato in collaborazione con Dolomiti Energia e un gruppo di ingegneri della Provincia di Trento. Si tratterà di un’analisi merceologica della frazione residua dei rifiuti urbani di Rovereto, durante la quale verrà spiegato come funziona la gestione dei rifiuti e quali sono le sfide che ci attendono qui e in Mozambico, dove lavoriamo fianco a fianco con il progetto LimpaMoz.

Per maggiori informazioni sull’evento seguici sui nostri social, visita il sito del Festival e la loro pagina Facebook e Instagram.

Limpamos o Mercado Maquinino!

Limpamos o Mercado Maquinino!

Lungo il 2020, il CAM ha avviato i lavori di costruzione e riabilitazione legati all’area gestione dei rifiuti nel mercato Maquinino nella città di Beira, nel quadro del Programma Limpamoz, promosso dal Consorzio Associazioni con il Mozambico e da Progettomondo Mlal con il supporto finanziario della Provincia Autonoma di Trento e dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo sviluppo.

Sono stati realizzati diversi lavori: la costruzione di una piattaforma in cemento per i container dei rifiuti, la ristrutturazione di un piccolo ufficio e piccolo magazzino per gli attrezzi di pulizia, l’apertura di un pozzo d’acqua non potabile con torre metallica e serbatoio per il lavaggio dei materiali di pulizia.

Sono state realizzate, e in parte ancora in corso, alcune attività di sensibilizzazione dei venditori e degli utenti del mercato affinché ci sia un cambio di abitudini verso una corretta gestione e smaltimento dei rifiuti solidi urbani e soprattutto della frazione organica.

L’inaugurazione è stata realizzata con la presenza di Joaquim Manuel – Assessore municipale ai servizi urbani e Albino Musseno – Assessore municipale a fiere e mercati – e Helder Domingos – Coordinatore dell’area Gestione dei Rifiuti Solidi Urbani del CAM.

In calce all’articolo una gallery del progetto.

                                                                                                                                                                    Sofia Sola
                     Area Comunicazione – Ufficio di Beira

 

 

Programma UNDP “Insieme per un recupero resiliente” – al via i lavori a Beira

Programma UNDP “Insieme per un recupero resiliente” – al via i lavori a Beira

Nelle ultime settimane del mese di agosto siamo entrati nel vivo delle attività del Programma di UNDP Mozambique “Mozambique Recovery Facility – Insieme per un recupero resiliente” promosso dal CAM a Beira.
Questo programma, declinato a Beira nel progetto “Recupero dei mezzi di sussistenza ed empowerment economico delle donne” si propone molteplici obiettivi:

  • coinvolgere 2000 persone, in prevalenza donne, in lavori di utilità pubblica (tra cui raccolta primaria di rifiuti urbani, separazione del materiale che può esser venduto e riciclato, pulizia dei canali di drenaggio, cura del verde urbano) a fronte di un reddito minimo;
  • fornire ai nuovi lavoratori la possibilità di forme di auto-impiego, indirizzandoli in attività di lavoro autonomo, a partire dall’identificazione delle loro necessità, affinché alla fine del progetto siano in grado di avere un’attività di rendita con la quale sostenere le loro famiglie.

Un altro obiettivo è quello di incentivare pratiche di risparmio, risparmio collettivo e investimenti collettivi per alcuni tipi di attività.
Un quadro approfondito del Programma viene offerto in questo precedente articolo: CAM e UNDP: insieme per la resilienza delle comunità.

In queste settimane, sono prima state selezionate le famiglie che beneficeranno del progetto nei quartieri di Macuti e Munhava, due quartieri in cui la densità popolata è molto elevata e in cui i servizi di utilità pubblici sono molto scarsi. Le famiglie sono state scelte tramite delle interviste semi-strutturate, volte a conoscere il contesto socio-economico e le loro aspirazioni. In genere, si tratta di situazioni precarie: persone senza lavoro o con lavori saltuari, alla giornata, che permettono a malapena il sostentamento alimentare. Una precarietà, questa, peggiorata dall’ondata di cicloni dello scorso anno e dal prolungato stato di emergenza sanitaria di quest’anno. 

Sono poi stati consegnati gli attrezzi per il lavoro e infine, il 24 agosto, sono iniziate le attività di raccolta dei rifiuti solidi urbani nei mercati, nelle fosse di drenaggio, strade e intorno ai cassonetti nei quartieri di Macuti e Munhava.

 

Inaugurato il nuovo ufficio del Dipartimento Municipale di Gestione Urbana di Beira

Inaugurato il nuovo ufficio del Dipartimento Municipale di Gestione Urbana di Beira

La scorsa settimana è stato consegnato ufficialmente il nuovo ufficio del Dipartimento Municipale di Gestione Urbana di Beira, riabilitato dal CAM dopo i danni del ciclone di marzo 2019 ed equipaggiato con materiale tecnico e informatico. Il progetto è stato realizzato con finanziamenti PAT e AICS all’interno dell’ambito di lavoro del CAM nell’area della Gestione Rifiuti Solidi Urbani. All’evento hanno partecipato il Sindaco di Beira, alcuni membri del consiglio municipale e altri assessori.
Il miglioramento degli spazi e dei mezzi è fondamentale per continuare il lavoro di rafforzamento tecnico del Municipio allo scopo di migliorare il servizio di gestione dei rifiuti solidi urbani.

 

CAM e UNDP: insieme per la resilienza delle comunità

CAM e UNDP: insieme per la resilienza delle comunità

A poco più di un anno dal devastante passaggio dei cicloni tropicali Idai (14-15 marzo 2019) e Kenneth (24-25 aprile 2019), prosegue l’impegno sul campo del Consorzio Associazioni con il Mozambico (CAM) nell’ambito della ricostruzione post-emergenza. Proprio ieri, 6 luglio 2020, il CAM è diventato ufficialmente partner implementatore di un progetto semestrale di UNDP (Programma delle Nazione Unite per lo Sviluppo), in ambito di resilienza e sviluppo umano, il quale vedrà protagonista altre 17 ONG provenienti da tutto il mondo.
L’azione proposta si inserisce all’interno di un primo pilastro del Mozambique Recovery Facility Programme: programma quinquennale finanziato da UNDP con il supporto di Unione Europea, Finlandia, Canada, Olanda, India, Cina e Norvegia.

Il progetto approvato ha una duplice finalità, in linea con la visione del CAM: quella di migliorare la salubrità ed il decoro dei luoghi pubblici, ed al contempo quella di fornire i mezzi di sostentamento necessari a raggiungere un livello di vita più dignitoso ed una ripresa economica generale sostenibile. Crediamo fortemente nella sostenibilità, perciò questi obiettivi verranno perseguiti a stretto contatto con la popolazione attraverso la modalità di lavoro cash for work, dando dunque la possibilità alla popolazione di avere un impiego temporaneo retribuito per attività utili ad aumentare il benessere collettivo e la prevenzione di rischi per disastri futuri. Inoltre, questa collaborazione tra CAM e UNDP, mira a rafforzare e a supportare lo sviluppo del lavoro indipendente, guidando ed incentivando tutte quelle persone motivate e con spirito imprenditoriale a sviluppare le proprie idee.

Da ieri, il team CAM di Beira è all’opera nelle comunità di Macuti e Munhava, per individuare i 2.000 beneficiari (per la maggior parte giovani e donne) che prenderanno parte all’azione. La modalità cash for work coprirà essenzialmente tre diversi tipi di attività: lavori di ripristino della comunità (raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani, manutenzione e rifacimento, luoghi pubblici, strade e canali di drenaggio); azioni di sostenibilità ambientale (piantumazione di alberi e fiori); infine, attività di sanificazione delle piazze e delle strade per prevenire o rallentare la diffusione del contagio da Covid -19 o altre malattie infettive. La possibilità di avere un lavoro temporaneo retribuito permetterà alle persone più economicamente e socialmente vulnerabili di aumentare il proprio reddito, e darà loro la possibilità di scegliere se investirne una parte in una attività lavorativa propria. Il CAM tenterà, dunque, in ultima battuta, di fornire loro tutti gli strumenti e le conoscenze necessarie attraverso corsi specifici e sovvenzioni mirate, per sviluppare questo tipo di iniziative e favorire così la sostenibilità futura.

Questo progetto è il raggiungimento di un bellissimo traguardo per il team CAM. Non ci resta che augurare un in bocca al lupo e un buon lavoro a tutti!

Su ricostruzione post-emergenza e collaborazione con UNDP leggi anche:
Dossier Idai 2019
Progetto di ricostruzione con UNICEF e UNDP

Sul progetto vedi anche UNDP, GREPOC and NGOs gather to fast-track economic recovery activities post-cyclones (in inglese)