Si sono conclusi a dicembre i lavori di realizzazione di una farmacia veterinaria, la prima nel distretto, localizzata a Sena.
Il progetto risponde a una richiesta del SDAE (Servizio Distrettuale di Attività Economiche – competente per l’agricoltura) che, già a inizio 2009, aveva chiesto al CAM un appoggio economico per la costruzione di una farmacia veterinaria a Sena. La cittadina di Sena, nel nord del distretto, è situata nella zona più vocata all’allevamento di bovini (ma anche caprini, ovini e suini), e potrebbe servire anche i distretti limitrofi. Analogamente alla Caixa Financeira de Caia, potrà arrivare a servire Chemba, Mutarara, Morrumbala e Maringue. Un bacino quindi di più di 300 mila persone, che soltanto a Caia conta già qualche migliaio di capi bovini, più un numero indefinito di caprini, suini, ovini e avicole.
L’intenzione del governo, espressa dallo SDAE, è di arrivare alla cifra di 18.000 bovini nel Distretto entro la fine del decennio, numero difficilmente raggiungibile ma che dà l’idea dello sviluppo che sta avendo il settore zootecnico.
L’opera – una ristrutturazione di un vecchio rudere (cfr. immagini prima e dopo i lavori) – è stata realizzata da una delle squadre di piccoli artigiani formati e supportati negli anni dal CAM, coordinati dal tecnico locale Josè Antonio Arehua, forte delle esperienze di accompagnamento delle opere ben più articolate del campus della scuola di agraria e del nuovo mercato di Caia.
Il nuovo edificio è di circa 50 m2, con una stanza grande che servirà da magazzino (per prodotti zootecnici e, eventualmente, agricoli), una stanza che fungerà da negozio vero e proprio ed un’altra stanzetta attrezzata con lavandino, frigo per i farmaci che devono stare al fresco e una sorta di laboratorio (per esempio per preparare le dosi di medicinali liquidi e venderle già pronte).
In ambito veterinario, le necessità principali sono quelle ricondicubili alla lotta ai parassiti della pelle ed a tutte le malattie connesse (compresa la gestione delle ferite cutanee), e tutto il filone del parassitismo intestinale. Per quanto riguarda invece le malattie endemiche, sono presenti la tripanosomiasi per i bovini, la peste suina e la new castle per le specie avicole.
Lo SDAE ha ricevuto in consegna l’edificio e, dal primo gennaio 2013, è responsabile dell’opera e della sua gestione, per la quale è già stato attivato un concorso pubblico (con la richiesta di certi requisiti specifici, come avere nozioni di zootecnia, ecc.). I soldi dell’affitto potranno essere utilizzati per manutenzioni o iniziative formative, sempre nell’area zootecnica.