MUDAR è un progetto finanziato dall’Unione Europea nell’ambito della Partnerships per città sostenibili nell’Africa Sub-Sahariana, implementato nella città di Beira, Provincia di Sofala, Mozambico.

La compagine di progetto è composta da un partenariato complesso. La Provincia Autonoma di Trento (PAT) è capofila del progetto a cui si affiancano i partner di progetto: il CAM (soggetto implementatore), l’Università degli Studi di Trento (Unitn), il Consiglio Municipale di Beira (CMB), IFAPA (Istituto di Formazione in Amministrazione Pubblica Autonoma) e l’Università Zambeze (UniZambeze), il Centro per la Cooperazione Internazionale (CCI). 

L’obiettivo è quello di migliorare la qualità della vita a Beira promuovendo uno sviluppo urbano integrato e potenziando la governance locale attraverso 3  principali attività:

1. Formazione e rafforzamento delle capacità del personale del Comune di Beira (CMB): il personale verrà seguito e formato attraverso un training sia pratico che teorico basato sul concetto di Approccio Territoriale allo Sviluppo Locale (TALD).  Il risultato sarà la creazione di una comunità di pratiche sullo sviluppo urbano integrato e uno scambio costruttivo di esperienze e buone pratiche tra la Provincia Autonoma di Trento e le autorità locali mozambicane.

2. Un’azione pilota nel quartiere informale di Macuti: il quartiere di Macuti (25.000 abitanti) è un insediamento urbano informale non pianificato, povero, privo di fognature, strade, sistemi fognari, infrastrutture per la gestione dei rifiuti e  caratterizzato da baracche di latta.  Data la sua rapida espansione sia in termini di popolazione che di estensione, il progetto si propone riqualificare il quartiere attraverso interventi di riqualificazione di infrastrutture, canali di scolo, sistema fognario, verde urbano e l’attivazione di un piano di raccolta dei rifiuti solidi urbani. Le attività vedranno l’intervento diretto di CMB, imprese locali e cittadini a fianco di personale tecnico specializzato.

3. Supporto alla digitalizzazione del Comune di Beira: la digitalizzazione è ostacolata da fondi limitati, uffici poco attrezzati e mancanza di competenze digitali/informatiche tra il personale. Per questo, il progetto mira a supportare la transizione digitale fornendo i mezzi tecnologici necessari e formando il personale grazie al supporto del Centro di Tecnologie, Informazione e Comunicazione dell’Università Zambeze.

Inoltre, si promuoveranno partenariati tra governo locale e settore privato, verranno selezionate piccole e medie imprese per svolgere le attività favorendo la creazione di nuovi posti di lavoro  e si propone di creare sinergie e collaborazioni con altre realtà progettuali del CAM come Inovaçao Circular, progetto nell’ambito dell’economia circolare.