Alcuni pensieri del nostro coordinatore Enrico Pietroboni che ci racconta come ha vissuto il mese di aprile, al di là dei soliti resoconti di progetti e problematiche connesse. Riflessioni sulla vita vista dall’Africa, tra malarie e feste della donna, ed alcune sue fotografie.
Carissimi, aprile è stato un mese intenso, ricco di spunti…
Il primo nasce dai problemi in Sud Africa, è risaputo che, storicamente, ci sono sempre stati problemi di xenofobia tra i Sud Africani e i non Sud Africani che lì si trovano per lavorare. In questo mese sono ritornati e anche i Mozambicani ne stanno pagando il prezzo. I Sud Africani sono convinti che questi immigrati stiano rubando loro il lavoro (che ci sia posto per Salvini in Sud Africa….) e questo mese hanno deciso di linciarli…e sembra che le forze dell’ordine si tengano abbastanza in disparte. Quando senti testimonianze di persone che hanno passato giorni nella foresta per aver salva la vita…o altri che hanno camminato per km….bhè, c’è poco da dire. Il Mozambico sta accogliendo al massimo delle sue possibilità (stanno allestendo dei campi profughi, in attesa di farli ritornare dai familiari) questi figli che sono andati in cerca di un futuro migliore….e molti ritornano in una bara… A questo unisco il fatto che, anche la nostra situazione politica è ancora molto in bilico…la Frelimo governa…la Renamo vuole governare… La gente comune vuole solo lavorare e vivere…
Questo sembra un continente dove è veramente difficile fare progetti sul lungo periodo…sotto questa terra rossa e fertile, le braci sono sempre caldissime e, purtroppo basta sempre pochissimo, e le fiamme divampano rapide. Passando qualche anno in mezzo a questa gente mi risulta sempre più difficile capire da dove nasca tutta questa violenza che sicuramente non appartiene a questo continente… Sotto questo cielo azzurrissimo, sotto questo sole caldo, i ritmi di vita sono a misura di uomo, i sorrisi, anche in mezzo a difficoltà grandi, nascono sempre spontanei, il tempo per un saluto e due chiacchiere non manca mai…eppure dopo un attimo gli animi si infiammano…
L’altro spunto nasce dalla mia salute…anche quest anno è arrivata la malaria, devo aver preso una variante di malaria-Svizzera perché si è ripresentata esattamente un anno dopo l’ultima! Scherzi a parte è stato un periodo intenso e, il fisico, ha deciso che ci fosse bisogno di un po’ di riposo…e quindi, dopo aver fatto il test, mi sono preso le mie belle pastiglie e un po’ di riposo! Quando il fisico chiede uno stop e faccio il paragone con i miei amici mozambicani, la risposta è sempre una sola, il mio fisico non è fatto per l’Africa…non c’è niente da fare…
E’ di questi giorni la notizia che, la sorella della moglie di un nostro lavoratore è morta….di malaria… Nasce così spontanea la riflessione che tutto sommato noi lasciamo un paese dove non ci manca nulla e arriviamo in un altro dove, bhè, tutto sommato il nostro strato di bambagia è rimasto… Non mi lamento per quello che ho anzi, mi ritengo fortunato, mi chiedo solamente perché io sì e altri no…perché la Provvidenza ha voluto tutto per me e niente per altri…
Venendo alla vita concreta, qui il 7 di Aprile è stato il giorno della donna mozambicana. Dopo le celebrazioni ufficiali con spettacoli e balli ci siamo ritrovati qui con le nostre donne per un pranzo e un pomeriggio di allegria. Dopo il pranzo le nostre donne si sono divertite ballando, non c’è nulla come questi momenti extra lavorativi per accorciare le distanze…E’ stato il nostro modo per ringraziare le nostre lavoratrici! Ovviamente è stata fatta una eccezione per il sottoscritto che, donna non è, ma ha partecipato ugualmente in toto alla giornata!
E veniamo a me, strano dirlo dopo una malaria, ma sto bene, non riesco a capacitarmi ma è come se stessi vivendo una “seconda giovinezza”. Ci sono stati momenti all’inizio dell’anno in cui pensavo di non riuscire a resistere fino a dicembre…. e ora…le energie e l’entusiasmo stanno rifiorendo più forti che mai. Abbiamo anche qui i nostri problemi, e spesso la sera arrivo stanco, però la mattina è sempre bello alzarsi e ricominciare una nuova giornata! Sono davvero sorpreso da me stesso, mi fermo spesso a pensare e ringrazio spesso chi da lassù mi accompagna, per questo stato di grazia! Adesso dicembre mi sembra davvero troppo vicino…