Ricordando Giorgia, un aggiornamento sul progetto a Caia
Con sede nella nuova Sala Giorgia, il Grupo de Mulheres de Partilha de Ideias de Sofala – Caia, costituito nel 2018, fa crescere il ricordo di Giorgia Depaoli trasformandolo in azioni concrete a difesa dei diritti delle donne, contro la violenza di genere, con azioni educative, di supporto e di rafforzamento.
Tre donne referenti animano il gruppo: Mariana, Victorina e Albertina, in collegamento con l’associazione GMPIS con sede a Beira, dove vengono invitate periodicamente per dei momenti formativi. Ciascuna di loro segue un gruppo di circa 20 donne, e il gruppo sta ancora aumentando!
Le donne di GMPIS promuovono momenti di sensibilizzazione sui diritti delle donne e su come segnalare o affrontare i casi di violenza di genere e violenza domestica. Gli incontri avvengono nelle comunità, in piccoli gruppi, spesso nei luoghi di ritrovo all’ombra di grandi alberi, e molte volte comprendono anche momenti di canto e danza. Sia nelle comunità che alla Radio Comunitaria di Caia le attiviste parlano di temi quali la violenza domestica, i matrimoni prematuri, l‘abuso sessuale, i meccanismi di denuncia e la linea verde telefonica contro la violenza, la salute sessuale e riproduttiva, l’empowerment economico di donne e ragazze, le possibilità di generazione di reddito per persone con disabilità, ma anche aspetti di cultura e tradizione portati avanti dalle donne, come la musica e la danza tradizionale.
Le attività del gruppo vengono portate attualmente in 13 diverse comunità di Caia (che corrispondono a quartieri periferici della cittadina di Caia o piccoli villaggi della periferia): Chirimba 1, Chirimba 2, Sacatucua, Zimbawe, Malocatera, Nhamomba 1, Nhamomba 2, Nhampunga, Amilcar Cabral, Sombreiro, Nhaussica, Sombe e Zimbawe.
Le formazioni a Beira per le responsabili del gruppo sono molto importanti ed aiutano a creare connessioni con una rete di donne che è anche internazionale, come dimostra l’esperienza di Mariana, Joaquina e Marsuzan che l’1 e 2 novembre hanno partecipato ad un evento di scambio solidale “acampamento solidário de intercâmbio” con 295 donne provenienti da Mozambico, Brasile e Angola per parlare di donne, pace e sicurezza.
Due storie di donne
Abbiamo ricevuto la visita di una donna di nome S. J. di 38 anni, che vive nel quartiere di Malocetera. È venuta preoccupata per la figlia di 17 anni, che da poco ha partorito a casa sua, perché vivono nella stessa casa.
Il padre del bambino non ha ancora rivendicato la paternità, ma la ragazza ha subìto pressioni da parte della suocera, per far fare la cerimonia tradizionale al bambino, dicendole che altrimenti la famiglia si sarebbe ammalata, ma le abbiamo detto di non preoccuparsi della cerimonia e di non ricontattare l’uomo per dargli il bambino, così il bambino non si ammalerà, perché nessuno sa se l’uomo è sano, nessuno conosce la sua salute. Le abbiamo detto di far fare l’impiastro di Cubulumundigua da qualcuno che conosce queste foglie.
In questa storia, scritta dalla responsabile Mariana nel report di novembre, si racconta un intervento da parte del gruppo di donne GMPIS a supporto di una situazione famigliare nella quale si intrecciano credenze, riti tradizionali, tematiche di salute e aspetti legati alle relazioni sociali. Uno degli interventi portati avanti dall’associazione Mbaticoyane, alla quale il gruppo GMPIS di Caia si appoggia, è quello di mediare con i medici tradizionali e la popolazione, per sostituire pratiche cerimoniali che possono portare a contagi nelle malattie trasmissibili (come quelle che prevedono tagli con lamette, o atti sessuali), con altre più basate su erbe e riti che mantengono il “potere culturale”, ma senza rischi sanitari.
Abbiamo ricevuto la visita di una donna di nome M. M. di 37 anni, che è venuta preoccupata di cosa fare con la figlia L. di 18 anni, con la quale non andava d’accordo. Non le obbediva e non l’aiutava nelle faccende domestiche. Abbiamo parlato con la ragazza perché smettesse di comportarsi così.
Anche questa testimonianza racconta una storia soprattutto di donne, relazioni famigliari, testimoniando come il gruppo GMPIS riesca a diventare un punto di riferimento nel quale si possa trovare aiuto per tanti tipi di situazione, non solo la violenza di genere.
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- Giorgia e la Cooperazione Internazionale – giugno 2023
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- Il lavoro della Mbaticoyane – Voci da Caia – giugno 2022
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