Bilancio Sociale CAM 2023

Bilancio Sociale CAM 2023

Vi presentiamo la nuova edizione del Bilancio Sociale CAM, con un formato e una grafica rinnovati, per raccontare chi siamo, quello che abbiamo fatto nel 2023, con quali risorse economiche e umane. Il documento comprende anche il bilancio economico approvato dall’assemblea dei soci del 16 maggio 2024 e la relazione dell’organo di controllo.

Tra qualche giorno saranno disponibili presso la nostra sede anche le copie cartacee per chi le desiderasse: 48 pagine ricche di immagini, dati, testimonianze, informazioni.

Per consultarlo online o scaricare il pdf, clicca qui.

Qui trovi anche le edizioni 2019-2020-2021-2022.

 

In un contesto mondiale caratterizzato da un’economia estrattivista, da una crescente emergenza climatica, dall’aumento della povertà e delle diseguaglianze e tragicamente segnato dalla diffusione di conflitti armati, noi crediamo che l’impegno per la Cooperazione Internazionale sia uno dei principali e concreti strumenti per costruire un futuro che offra opportunità di una vita migliore per tutte le persone e un mondo dove i popoli possano convivere in pace.

Gianni Filippi

Presidente CAM

Escolinhas 2022-2023: due anni di impegno e cambiamenti

Escolinhas 2022-2023: due anni di impegno e cambiamenti

È finalmente arrivato il nuovo report escolinhas, dove raccontiamo tutti gli aggiornamenti sul progetto, con tante foto, testimonianze e dati!

Il report è riferito a due annualità – 2022 e 2023 – infatti a causa del momento impegnativo per il progetto stesso, narrato nel report, l’anno scorso non abbiamo potuto realizzarlo e condividerlo. Siamo quindi molto contenti ora di poterlo condividere e raccontare tutto l’intenso lavoro che stiamo facendo!

Un grazie speciale ai sostenitori e alle volontarie che hanno contribuito alla scrittura dei testi, alle testimonianze, alle immagini.

 

La tesi di Arianna a Caia: i progetti di sviluppo umano e la loro partecipazione dal basso

La tesi di Arianna a Caia: i progetti di sviluppo umano e la loro partecipazione dal basso

Il ruolo delle comunità locali come protagonisti del loro processo di sviluppo:  nella ricerca sul campo di Arianna Geminiani, che ha approfondito i progetti escolinhas e salute comunitaria, emerge l’importanza della local ownership per garantire la sostenibilità dei progetti.

Da settembre a dicembre 2023, sono stata in Mozambico con il CAM e nello specifico presso la sede di Caia come tesista. Il mio obiettivo era quello di svolgere un periodo di ricerca empirica sul campo, per portare avanti il mio progetto di tesi magistrale. Infatti, il 21 marzo 2024 mi sono poi laureata presso l’Università di Bologna-Alma Mater Studiorum in “International Cooperation on Human Rights and Intercultural Heritage”, con una tesi che ruota attorno ai temi della sostenibilità di lungo termine e la cosiddetta “local ownership” dei progetti di sviluppo, cercando di capire che tipo di legame potesse esistere tra questi due concetti. Per fare ciò, ho svolto un’analisi dei progetti implementati dal CAM legati alle escolinhas e alla promozione della salute comunitaria, tra cui il progetto Follow the SUn.

Mettendo al centro il ruolo delle comunità locali come protagonisti del loro processo di sviluppo, ho cercato attraverso interviste individuali e focus group con vari stakeholders locali di capire quale fosse il livello di coinvolgimento, motivazione e partecipazione che veniva percepito da essi in relazione al progetto. L’empowerment e la partecipazione, in una logica di sviluppo che parte dal basso, sono infatti elementi fondamentali per dare a un progetto la capacità di essere sostenibile nel tempo, perché permettono alle comunità di acquisire un ruolo attivo nella gestione del progetto, consentendo così l’eventuale prosecuzione dell’impatto anche in una prospettiva futura.

Infatti, il concetto di sostenibilità nella logica della gestione del ciclo di progetto acquisisce anche una dimensione temporale legata alla capacità di un progetto di dare continuità nel futuro ai benefici netti di un intervento di cooperazione. Questa dimensione diventa qualcosa che va coltivato per far sì che si rafforzi la collettività come motore propositivo di processi di trasformazione. E come è possibile pensare che questo avvenga, se le comunità non si sentono coinvolte e non acquisiscono quella consapevolezza che fa sentire il progetto come qualcosa di “proprio”?

Con questa e altre domande in mente, ho quindi intervistato un totale di quasi 100 persone, tra pais encarregados, educatori delle escolinhas, attivisti CDI e membri del direttivo dell’associazione Mbaticoyane. È stato sorprendente vedere come i partecipanti fossero felici di poter dare la loro opinione ed esprimere i loro pensieri riguardo ai progetti. Ogni intervista o focus group era poi accompagnato da un questionario individuale che è servito per raccogliere i dati socio-demografici dei partecipanti.

In generale, i risultati presentano un buon grado di coinvolgimento da parte degli attori locali vicini al progetto, sia per le escolinhas sia per la salute comunitaria. Un esempio tangibile di “local ownership” è dato dalla costituzione di Mbaticoyane come organizzazione locale, autonoma e formalmente riconosciuta a livello nazionale perché questo è un segno di come l’importanza di tutelare la salute e sensibilizzare contro l’HIV, la tubercolosi e altre malattie trasmissibili (purtroppo ancora molto diffuse) sia stata interiorizzata localmente.

È emerso quanto sia fondamentale che la partecipazione delle comunità avvenga in ogni fase del progetto, dall’identificazione dei bisogni e delle potenzialità all’implementazione e oltre, perché questo approccio partecipativo permette di avere dei progetti che rispecchiano i bisogni del luogo. 

 

Allo stesso tempo, dall’analisi condotta sulla base di alcuni documenti nazionali come i Piani Strategici per l’educazione e la salute emergono alcuni limiti strutturali che mettono a rischio l’idea di una sostenibilità a lungo termine per le escolinhas e per i Cuidados Domiciliarios. Infatti, l’educazione pre-scolare non viene considerata una delle maggiori priorità per il Mozambico, nonostante la popolazione sia molto giovane complessivamente, con una massiccia presenza di bambini con un’età compresa tra i 3 e i 5 anni. La presenza di istituzioni locali scarsamente capaci di farsi potenziale carico dei progetti, quindi, mette a rischio la possibilità di portare avanti le azioni e le attività. Serve dunque sviluppare un progetto tenendo anche conto del framework legale, politico e istituzionale all’interno del quale si va ad agire.

Si è rilevato che che la partecipazione dal basso e la local ownership rappresentano degli elementi cruciali per contribuire a costruire un assetto progettuale sostenibile sul lungo periodo. Questo obiettivo implica un processo di costruzione complesso e che ha bisogno di avere un’ottica multi-livello: di conseguenza risulta importante riuscire a guidare e supportare queste dinamiche per la costruzione di relazioni con le comunità locali che siano equilibrate ed eque.

Questi tre mesi in Mozambico ovviamente non sono stati solamente un’esperienza formativa e professionale, ma anche umana e di crescita personale sul campo. Stando a contatto con lo staff presente a Caia, ho percepito meglio come venga portato avanti il lavoro all’interno di una ONG. Ho potuto poi entrare a contatto con la popolazione di Caia in modo diretto, colmando la mia curiosità verso una cultura tanto lontana quanto affascinante e imparando a vedere le cose e concepire lo scorrere del tempo in maniera diversa. È stato un periodo davvero intenso e ricco di stimoli, di cui sono estremamente grata e che ha rafforzato in me la convinzione di voler continuare su questa strada, cercando di fare la mia parte per supportare i gruppi sociali più vulnerabili. 

 

Arianna Geminiani

Abitare La Terra racconta le Escolinhas di Caia

Abitare La Terra racconta le Escolinhas di Caia

La newsletter “Abitare La Terra“, storica fonte di informazione trentina per tutto ciò che riguarda solidarietà, ambiente, cooperazione e volontariato, che raggiunge oltre 3000 destinatari, ha recentemente dedicato un numero di approfondimento sul tema dell’educazione prescolare, intervistando le nostre volontarie Giovanna Luisa ed Elisabetta Cavada riguardo al progetto Escolinhas.

Nell’articolo di Marzio Fait, attraverso le voci di Giovanna ed Elisabetta leggerete come e perché è nato questo progetto, il tipo di attività che si svolgono in una Escolinha e i benefici per bambini, famiglie e comunità.

Azioni e formazioni per uno sviluppo urbano partecipato e sostenibile. Un incontro con la delegazione di Beira a Trento

Azioni e formazioni per uno sviluppo urbano partecipato e sostenibile. Un incontro con la delegazione di Beira a Trento

Giovedì 18 aprile alle 18.30 presso Bookique, in via Torre D’Augusto 29 Trento,  si terrà un “aperitivo di incontro”, occasione per conoscere i membri della delegazione del Comune di Beira ospiti a Trento attraverso il progetto Mudar.

 

Mudar è un progetto cofinanziato dall’Unione Europea tra Trentino e Beira per promuovere lo sviluppo urbano integrato e rafforzare il governo locale. Dal 14 al 20 aprile si terrà a Trento e in altre località della provincia una Summer School organizzata dal Centro per la Cooperazione Internazionale, che sarà occasione di scambio tra territori e formazione per parlare di sviluppo locale.
L’aperitivo di giovedì 18 aprile è rivolto a tutti coloro che sono interessati a conoscere il progetto e ad incontrare i rappresentanti del municipio di Beira e i tecnici specializzati in pianificazione urbana ospiti a Trento durante la settimana.

Ingresso libero, per maggiori dettagli contattare info@trentinomozambico.org

Insieme per innovare nell’economia circolare

Insieme per innovare nell’economia circolare

Il progetto Inovação Circular cresce con nuove iniziative e tanti giovani coinvolti
 
Il progetto Inovaçao Circular è giunto ormai a metà del suo percorso e si vedono già i frutti tra la vivace comunità di giovani coinvolti nelle sue numerose iniziative.
 
I due incubatori di impresa Hublink e Palincune sono attivi e dinamici e tante sono le medie e piccole realtà del territorio di Beira che operano nell’economia circolare sostenute dai percorsi di accelerazione. 
 
Basta seguire la pagina Facebook del progetto, per avere prova, con foto e testi, dell’impegno e dell’energia che riesce a mettere in campo.
 
Nella gallery che segue alcune immagini riferite a:
  • Visita del nuovo rappresentante paese CAM in Mozambico, Marco Andreoni all’Incubadora de Negócios. PALINCUNE dell’Università Zambeze e inaugurazione di una mini-biblioteca tematica in ambito impresa sostenibile (12 marzo).
  • Visite ad alcune delle imprese/startup sostenute dal programma nell’ambito della collaborazione con UniNova e Hub Link e all’impresa N.Escolhas accelerata nell’ambito del progetto IAC (7 marzo).
  • Formazione sulla Scrittura e Gestione di Progetti e Strategie di Raccolta Fondi per i membri dei due incubatori e i direttori e collaboratori dell’Università Zambeze (21-22 febbraio). 
  • Lancio del primo programma di incubazione 2024 di Hublink e firma degli accordi di impegno con i giovani imprenditori (16 febbraio).
  • Incontro di presentazione dei workshop di formazione professionali per i giovani del quartiere di Macuti Miqueijo in collaborazione con il progetto Mudar (9 febbraio).
  • Visita dell’Ambasciatore dell’UE in Mozambico Antonino Maggiore con l’obiettivo di conoscere il mondo impresariale beirense e conoscere il progetto  Inovaçao Circular (30 gennaio).
Inovaçao circular è un progetto di 4 anni (2022-2025) a cofinanziato dall’Unione Europea, da Fondazione San Zeno e dall’Otto per Mille Valdese. Viene portato avanti dal CAM insieme a Fondazione Aurora, Università Zambeze e Università Coimbra.