Lo scorso 6 giugno, in occasione della visita a Caia del Presidente del CAM, si è tenuto un incontro con il Governatore della Provincia di Sofala. Nel corso della riunione è emersa la necessità di puntare ad una maggiore e graduale autonomia dei soggetti coinvolti rispetto al Consorzio. Sul punto il Governatore ha sottolineato l’importanza, dopo 12 anni di presenza diretta, di “svezzare il distretto” ed ha proposto l’invio da Beira di una equipe provinciale multi-settoriale che visitasse il programma sia al fine di monitorarne l’andamento, sia per progettare strategie future di sostenibilità condivise con il Governo, affinché questo possa includere le proposte nella sua pianificazione economica e sociale (PES 2013).
L’equipe, formata da nove funzionari provinciali dei diversi dipartimenti, ha visitato tra il 26 e il 28 giugno tutti i progetti – accompagnata oltre che dai responsabili locali ed espatriati del CAM, anche da vari esponenti del Governo Distrettuale – ponendo domande, offrendo suggerimenti e facendo proposte. L’iniziativa ha ottenuto innanzitutto il risultato di avvicinare maggiormente i servizi provinciali al programma del CAM e viceversa, ma anche quello di diffondere la consapevolezza della necessità di rendere autonome e sostenibili le attività finora gestite dal CAM.
La valutazione da parte dell’equipe del lavoro del CAM e del connesso impatto sulla comunità di Caia è stata molto positiva, eccependo soltanto il timore di una eccessiva polverizzazione degli sforzi sulle molteplici attività promosse.
Particolare attenzione è stata posta sulle attività che per loro natura non sono autosostenibili, soprattutto quelle dell’area salute ed educazione, per le quali l’equipe si è proposta di analizzare possibili soluzioni per consentirne la prosecuzione. L’equipe, inoltre, ha mostrato estremo interesse e valutato con attenzione anche il progetto di scuola d’agraria e CDAC.
Le conclusioni di tale lavoro hanno sancito l’importanza di un più ampio dialogo tra i livelli distrettuale, provinciale e attività del CAM al fine di poter accedere a servizi, corsi di formazione ed altre possibilità offerte dalle istituzioni o da enti governativi. Dal tavolo multisettoriale sono emerse, infine, specifiche richieste sia al CAM, per rafforzare l’impegno nella formazione teorica e soprattutto gestionale per tutte le attività messe in campo, sia alle istituzioni, per impegnarsi a valutare la possibilità di assumere gradualmente la responsabilità di specifiche attività.