Da una ricerca sull’ingegneria ambientale, Davide Framba, ha ottenuto informazioni sulle inondazioni e i loro fattori scatenanti, ma è anche stato accolto da una comunità diversa da quella a cui era abituato. Con uno stile di vita e dei ritmi nuovi, ha scoperto una crescita personale che porterà sempre con sè.

La sua testimonianza, al rientro dal Mozambico:

Nella primavera del 2024, per tre mesi, sono stato ospitato dal CAM a Beira per
raccogliere dati e informazioni necessarie per la mia tesi di laurea magistrale in ingegneria
ambientale. L’obiettivo era studiare le inondazioni che affliggono la città, focalizzandomi
sul quartiere informale di Macuti. La mia tesi mira a descrivere questi eventi, identificare gli
scenari più pericolosi e proporre soluzioni teoriche per limitare i danni, che, a causa dei
cambiamenti climatici, sono destinati ad aumentare se non si interviene.

Per questo, ho utilizzato HEC-RAS, un software di modellazione idraulica che simula in 2Dle inondazioni urbane, analizzando il flusso delle acque a seguito di precipitazioni intense
e prevedendo le aree più a rischio di allagamento. La mia permanenza in Mozambico mi
ha permesso di confrontarmi con stakeholders locali, intervistare ingegneri riguardo al
sistema di drenaggio della città e ottenere facilmente dati storici come quelli sulle
precipitazioni, i livelli d’acqua in alcuni punti del sistema di drenaggio e l’uso del suolo.

Le sedi di Trento e Beira mi hanno dato un supporto eccezionale per facilitare al massimo
la mia esperienza, offrendo aiuto nell’organizzazione del viaggio e, una volta in
Mozambico, fornendomi alloggio, spazio in ufficio e collaboratori pronti ad aiutarmi sia nel
lavoro che negli aspetti extra-lavorativi. Questa collaborazione triangolare è stata vincente
sotto ogni aspetto: burocratico, sociale, fisico e morale.

I colleghi della sede di Beira, anche quelli con cui non avevo un collegamento diretto, mi
hanno accolto calorosamente e introdotto alla loro vita quotidiana, facendomi scoprire
esperienze locali significative e aiutandomi a immergermi in un contesto molto diverso da
quello a cui ero abituato. Mi hanno insegnato le abitudini locali, rompendo dolcemente
ogni barriera sociale.

I colleghi della sede di Beira, anche quelli con cui non avevo un collegamento diretto, mi
hanno accolto calorosamente e introdotto alla loro vita quotidiana, facendomi scoprire
esperienze locali significative e aiutandomi a immergermi in un contesto molto diverso da
quello a cui ero abituato. Mi hanno insegnato le abitudini locali, rompendo dolcemente
ogni barriera sociale.

Per quanto mi riguarda, il periodo vissuto in Mozambico è stato fondamentale sia per il
corretto svolgimento della mia tesi, sia per la mia crescita personale e umana. Sarò
sempre grato per questa opportunità di crescita personale e professionale, e porterò con
me l’esperienza di una collaborazione sana e serena, con il desiderio di restituire ciò che
ho ricevuto nel mio futuro lavoro.

Davide Framba