Venerdì 15 ottobre è iniziata una nuova missione del CAM in Mozambico. Questa volta a partire sono stati Paola Bresciani, responsabile amministrazione e segreteria, Sofia Rinaldi, ufficio progetti, e Carlo Realis, consigliere di Dolomiti Ambiente Srl.
Paola e Carlo sono ormai già di rientro mentre Sofia si fermerà ancora per qualche giorno. La missione si sta svolgendo sia nella sede del CAM a Beira, dove Paola ha lavorato insieme ai colleghi dell’ufficio amministrazione mentre Sofia e Carlo hanno seguito i progressi fatti nell’ambito del progetto Limpamoz, sia a Caia, dove Sofia per la prima volta ha avuto la possibilità di vedere con i propri occhi cosa il CAM è riuscito a realizzare nel corso dei tanti anni di attività in questo distretto.
A Beira
L’agenda della missione è stata molto fitta. A Beira Paola ha lavoraro fianco a fianco con i colleghi dell’ufficio amministrazione. Sofia e Carlo hanno fatto diversi sopralluoghi nelle sedi in cui sono in corso le attività del progetto Limpamoz. In particolare, hanno visto l’edificio di nuova costruzione dell’Ospedale Centrale di Beira, dove verrà presto montata la macchina sterilizzatrice di Newster, e il vecchio inceneritore attualmente usato per lo smaltimento dei rifiuti sanitari. Al Centro di Salute di Ponta Gea hanno visitato il magazzino, ultimato da poco, per la raccolta e lo stoccaggio dei materiali potenzialmente pericolosi e infettivi. Sono poi andati a Maquinino, il più grande mercato alimentare della città, dove, grazie ad attività di formazione, sensibilizzazione di venditori e clienti e disponibilità di migliori attrezzature, la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti provenienti dal mercato viene gestita in modo più corretto e sempre più consapevole.
A Caia
Sofia si è poi spostata a Caia, dove ha visto come il CAM lavora fianco a fianco con le comunità locali e quali risultati sono stati raggiunti nel corso di anni di lavoro in questa zona del Paese. In particolare, ha assistito ad alcune delle attività che il CAM sta supportando per far fronte all’epidemia di colera che sta colpendo la popolazione, come la sensibilizzazione delle comunità in materia di igiene e la fornitura di materiali (cloro per la disinfezione dell’acqua, materiale informativo ecc.). Ha visitato alcuni beneficiari delle attività di microcredito, grazie alle quali vengono finanziate attività economiche e microprogetti che le normali istituzioni bancarie non contemplano. Ha conosciuti gli attivisti e i comitati delle associazioni Mbaticoyane e Madzi-Athu che si occupano rispettivamente di assistenza domiciliare ai malati e di gestione dei pozzi d’acqua. Ha avuto il piacere di conoscere l’Amministratore locale e di vedere finalmente i bambini di Caia tornare nelle Escolinhas, riaperte dopo più di un anno dallo scoppio della pandemia (leggi qui l’articolo).
Nell’attesa del rientro di Sofia, diamo il bentornato a Paola e Carlo: sappiamo che la nostalgia e la malinconia colpiscono chiunque torni da un viaggio del genere ma è ora di riprendere in mano il lavoro lasciato in sospeso 😉