Tavolo Trentino con il Mozambico – la presentazione illustrata durante la serata
Scarica la Presentazione Tavolo 10-9-15.
Chi desiderasse ricevere il verbale della serata con gli interventi della discussione può contattarci via mail.
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Si terrà giovedì 10 settembre alle 18 l’incontro annuale del Tavolo Trentino con il Mozambico, occasione di confronto sull’andamento e sugli sviluppi futuri del programma di cooperazione di comunità che collega il Trentino e il Mozambico dal 2001.
Si tratta quest’anno di un incontro molto importante nel quale si farà il punto su 15 anni di attività e ci si confronterà sulle possibilità di continuazione (e rinnovamento) dello scambio tra il Trentino ed il Mozambico.
Verranno illustrate le attività 2014-2015 del CAM a Caia e in Trentino, per poi passare a discutere le sfide per il futuro e le prospettive di evoluzione di un programma che oggi punta innanzitutto all’autonomia dei progetti nella gestione dei soggetti locali aprendosi anche a nuovi impegni in Mozambico.
Sono invitati all’incontro, oltre che i rappresentanti delle associazioni socie del CAM e i membri dei gruppi di lavoro, anche tutti i sostenitori, i volontari, i rappresentanti di organizzazioni amiche e tutti coloro che desiderano conoscere meglio il lavoro promosso in Mozambico dal Tavolo Trentino.
Per ragioni organizzative chiediamo cortesemente di mandarci conferma sulla partecipazione entro l’8 settembre.
Il 10 agosto 2010 veniva inaugurata a Sena la “Caixa Financeira de Caia” (CFC), un istituto bancario dedicato alla promozione del microcredito nel distretto di Caia e nelle zone limitrofe. Un progetto frutto dell’impegno di più persone e soggetti: il CAM con il suo responsabile dell’area microcredito Andrea Patton, la Cassa Rurale di Aldeno e Cadine, la Provincia Autonoma di Trento, la società di investimenti mozambicana GAPI, le autorità del distretto, l’ambasciata d’Italia in Mozambico, ma anche tanti altri, ed erano in moltissimi a Sena a festeggiare insieme questo traguardo-inizio.
Tra i presenti alla grande festa di inaugurazione, in accompagnamento della delegazione della Provincia Autonoma di Trento, c’era come cameraman dal Trentino Dennis Pisetta, che ha realizzato insieme al giornalista Marco Pontoni il video “Mozambico una Banca per la Solidarietà” che si può visualizzare a questo link. Vorremmo ricordare e salutare di cuore, da Trento e da Caia, Dennis che ci ha lasciati a giugno dopo aver lottato con una rara malattia.
Sono trascorsi 5 anni e la CFC è ora un soggetto ben riconosciuto nella comunità. Dal punto di vista gestionale, ma anche operativo, la Caixa ha ancora bisogno di essere rafforzata ed indirizzata: non è semplice essere una “microbanca” in un distretto rurale isolato!
Ma le istituzioni e la comunità apprezzano i servizi della CFC e sperano che possano espandersi, offrendo ancora più opportunità e continuando a sostenere lo sviluppo economico del distretto. In occasione dei 5 anni della Caixa abbiamo raccolto 5 interviste: il sindaco di Sena, un commerciante che tratta ricambi per le motociclette, una piccola imprenditrice che è anche presidente di un gruppo di risparmio e credito femminile, un commerciante di mais che ha costruito un mulino, ed un venditore di abbigliamento.
Le loro testimonianze complete diventeranno dei piccoli reportage che pubblicheremo un po’ alla volta.
“Com ajuda dos financiamentos da vossa instituição, a rede comercial na vila de Sena e seus arredores cresceu de forma galopante” – Con l’aiuto dei finanziamenti della CFC la rete commerciale nella cittadina di Sena e nei dintorni si è espansa in maniera molto rapida.
[Adamo Abdul Ossumane – Chefe de Posto di Sena]
“Com o lucro das minhas vendas através dos empréstimos que recebo ciclicamente com a CFCaia consegui construir a minha casa de alvenaria.” Grazie ai guadagni degli affari che posso fare con i prestiti della CFC cui accedo ciclicamente ho potuto costruirmi una casa in muratura.
[Daussone Npungo – commerciante del distretto di Chemba]
“Se tivesse que atribuir uma nota aCFCaia, atribuiria a nota 20 visto que na minha opinião a Caixa Financeira de Caia, constitui um “balão de oxigénio” para o desenvolvimento económico na nossa região.” Se dovessi assegnare un voto alla Caixa (da 1 a 20 ndr) le darei 20, perché credo che la Caixa Financeira de Caia abbia rappresentato una boccata di ossigeno per lo sviluppo economico nella nostra regione.
[Lina Da Concessão Capesse – commerciante di capulane]
“Na minha comunidade, Lambane distrito de Chemba, são notáveis as marcas relacionadas com a presença do micro banco de Sena. Os financiamentos nos vários subsectores de desenvolvimento ajudam a impulsionar as actividades de fomento de gado bovino, produção de comida e geração de renda nas famílias” Nella mia comunità, Lambane nel distretto di Chemba, i segni della presenza della microbanca di Sena sono notevoli: i finanziamenti diretti ai vari settori hanno aiutato a sviluppare iniziative di allevamento bovino, produzione alimentare e altre attività per l’aumento del reddito famigliare.
[Nito Lambane – commerciante di Lambane (Chemba)]
“num processo de trabalho como este, raramente se pode dizer que esta tudo perfeito.[…] alguns de nos sentimos que os planos de reembolso de crédito são bastante apertados. […] penso que a CFC pode procurar entender e implementar Seguro de crédito para casos de morte do mutuário ainda em divida ou mesmo uma falência confirmada.” In un lavoro come questo raramente si può dire che sia tutto perfetto. Alcuni di noi pensano che i piani di rimborso dei crediti siano piuttosto stretti, credo che la CFC dovrebbe valutare di inserire una assicurazione sui crediti in caso di morte del creditore o di fallimento ufficiale.
[Nito Luís Nota – commerciante]
Dopo un anno e mezzo di lavoro a Caia Claudia Aloisio ha concluso il suo incarico come Consulente del Settore Sociale. Claudia ha osservato che ogni collaboratore del settore sociale (escolinhas, Casa da Saúde e Cuidados Domiciliários Integrados) ha raggiunto un buon grado di consapevolezza dei propri compiti e delle proprie responsabilità, nonostante permangano alcune debolezze, soprattutto nell’ambito della contabilità. In tutti è chiara la necessità di ottimizzare le risorse a disposizione affinché le attività rivolte alla comunità possano avere prosecuzione in futuro.
Soprattutto per quanto riguarda il progetto escolinhas Claudia ha espresso grande soddisfazione nel lasciare il progetto in mani competenti e dedicate. Claudia infatti è rimasta molto contenta delle capacità sia di Martinho che di Paulino i quali sono riusciti a creare una squadra funzionale e affiatata, capace di gestire in totale autonomia le attività tanto ordinarie che straordinarie delle Escolinhas. Inoltre si è venuto a creare un buon team di lavoro con professionisti preparati e consapevoli dell’importanza del proprio ruolo.
Per quanto riguarda il progetto Casa da Saúde e l’Associazione Mbaticoyane, Claudia ha riscontrato alcune complessità. Secondo la relazione di Claudia, la scelta di ridimensionare i corsi della Casa della Salute ha permesso di abbattere fortemente i costi di gestione, ma altri aggiustamenti dovranno essere pensati per il 2016. Sono stati mantenuti il corso di Inglese e il Corso di Culinaria in collaborazione con l’Ospedale Distrettuale di Caia. Più precisamente, il Corso di Culinaria non viene più realizzato alla Casa della Salute, ma direttamente all’interno delle comunità, utilizzando i prodotti presenti nella case delle donne che partecipano al Corso. Infine verrà mantenuto il Gruppo di Teatro Mbaticoyane, il quale sta avendo un interessante impatto all’interno del Distretto tanto da partecipare regolarmente a tutti gli eventi commemorativi e di sensibilizzazione sanitaria proposti sul territorio. Purtroppo, secondo Claudia, ci sarà la necessità di tagliare altre attività, come ad esempio il Corso di Sartoria, data la mancanza di partecipazioni. Ulteriori difficoltà sono state riscontrate nella gestione dei contratti di collaborazione.
Un’importante novità da segnalare nella gestione delle attività della Casa della Salute, è il ruolo del Sr. João Domingos, amministrativo dei Cuidados Domiciliarios Integrados, il quale si dovrà occupare in autonomia e puntualità di gestire la contabilità Casa della Salute.
Infine, per quanto riguarda il progetto Cuidados Domiciliarios Integrados, le attività sono tornate a pieno regime dopo l’emergenza colera. La formazione degli gli attivisti è stata ripresa con successo e si sta valutando la possibilità di avere a disposizione altri due formatori, cosa che risulterà essere vantaggiosa per l’andamento delle attività e per il ridimensionamento del carico di lavoro amministrativo – contabile del responsabile di settore signor Elias. Sfortunatamente, come sottolinea Claudia nella sua relazione, il settore sanitario, a differenza di quello educativo (in particolare le Escolinhas), non ha ancora ottenuto finanziamenti da terzi per il proseguimento delle attività nel 2016. Le attività di rendita dell’Associazione Mbaticoyane, anche ammettendo un taglio drastico delle spese relative alla Casa della Salute, difficilmente riusciranno a coprire i costi necessari per mantenere in vita il Progetto dei Cuidados Domiciliriaos Integrados. Nonostante la forte considerazione e la consapevolezza da parte delle Istituzioni dell’importanza dell’azione dei nostri attivisti sul territorio, non ci sono molte speranze riguardo possibili finanziamenti futuri a livello locale. L’impegno del CAM entro il 2016 è quindi quello di trovare dall’Italia e dal Trentino partner interessati ad appoggiare ancora il progetto e altre forme di sostegno.
I genitori dei bambini delle Escolinhas sono sempre più attivi! Presenti in ogni escolinha, i Consigli dei genitori sono sempre più importanti, seguiti con molta serietà e partecipazione. Nonostante alcune variazioni nei componenti, la consapevolezza dell’importanza dei Consigli viene sempre espressa con forza. Di seguito le parole della relazione finale di Claudia Aloisio, che ha accompagnato il progetto da novembre 2013 a giugno 2015.
I membri dei Consigli si riuniscono con regolarità, stilando e poi consegnando delle relazioni degli incontri. A fronte delle problematiche relative alla gestione della attività ipotizzano e propongono soluzioni concrete. Effettuano visite regolari alle Escolinhas, con l’attenzione (richiesta dal coordinatore Martinho a inizio anno) di non interferire nelle attività, evitando comportamenti che potrebbero minare il ruolo degli educatori. Molte le proposte avanzate per far fronte ai problemi ormai cronici delle Escolinhas. Di fronte alla difficoltà di raccogliere le quote annue di frequenza (60 Mzn, circa 1,4 euro) il Consiglio ha suggerito di leggere a tutti gli encarregados (famigliari) presenti alle riunioni trimestrali, realizzate il 19 e 20 di maggio, l’elenco dei nomi di chi ha pagato in modo da ottenere, si spera, una reazione nei ritardatari recidivi. Importanti sono stati anche gli interventi di sensibilizzazione dei componenti dei Consigli all’interno delle comunità.
I Consigli si sono inoltre impegnati nel tentativo di risolvere l’annoso problema delle recinzioni delle Escolinhas, in particolare quella del Lar, ma anche quella dell’A. Cabral. Durante gli incontri trimestrali il Presidente del Consiglio di ogni Escolinha è intervenuto per proporre agli encarregados presenti un’iniziativa utile ad affrontare la questione delle recinzioni. A partire dal 2016 ogni mese ogni famiglia metterà a disposizione 10 Mzn o 5 mattoni. La raccolta di questo valore e del materiale sarà fondamentale per provvedere alla recinzione di, si spera, tutte le Escolinhas. Il problema delle invasioni degli altri bambini che picchiano e rubano il pane ai piccoli che frequentano le Escolinhas è molto sentito da tutti gli encarregados, che di fatti hanno reagito molto bene (almeno a parole) alla proposta, chiedendo in alcuni casi che sia realmente realizzata in modo che tutte le Escolinhas abbiano la propria recinzione e il proprio cancello. I genitori percepiscono le invasioni e i danni che vengono fatti alle strutture delle Escolinhas come violazione a qualcosa di loro.
La forte partecipazione agli incontri trimestrali, l’interesse e la disponibilità dimostrate dagli encarregados fa ben sperare in un’ottica di sempre maggior inclusione delle Escolinhas nella vita delle comunità. Si percepisce la consapevolezza che le Escolinhas sono state create per la popolazione e per i loro figli, comprendono sempre di più la necessità di impegnarsi direttamente affinchè queste possano essere mantenute in vita. Mi ha particolarmente colpito l’intervento di un padre in riferimento alla proposta di contribuzione per le recinzioni: “Se non sarà per i bambini che in questo momento stanno frequentando le Escolinhas, sarà per quelli che verranno dopo. In fondo noi non smettiamo mai di avere figli!”